"Ma tu chi voti?"
"Civati" come se peraltro non si fosse ancora capito, visto che probabilmente ci sono persone che cambiano strada e numero di telefono pur di non farsi invischiare in un mio monologo apologetico e in una ennesima esposizione del perché scegliere proprio lui.
"Ah, Civati beh si è un bel ragazzo, posso capire"
Storie di un'ordinaria discussione con un militante attivo, attivissimo.
Da cui si evincono le seguenti cose:
- non si è stati ad ascoltare mentre parlavo del perché, non si è dato il minimo peso alla dettagliata discussione che è sempre stata da me portata avanti.
- si racchiude il più bel progetto politico degli ultimi -n anni in un'ennesima, superficiale concezione
- si svilisce il senso stesso della discussione, del dialogo interno spostandolo su piani per nulla afferibili al contesto in cui ci troviamo
Ah, sì, piccolo dettaglio: dimenticavo che sono una donna, pertanto non pensante, limitata e quindi indegna di avere un peso nel contesto politico fortemente maschilista e misogino.
Si, si anche nel mio partito.
Per questo voglio cambiare pagina.
Ah e non mi stanco mica di provarci, non ancora.
chiara
Nessun commento:
Posta un commento