giovedì 28 novembre 2013

PD tutto l'anno

E se ci immaginassimo che contano più le idee che la forma?
Se pensassimo ad un Partito che si ricorda di voi anche quando non ci sono primarie da organizzare, regionali da pubblicizzare, gazebo da allestire o volantini da consegnare?
Se per caso esistesse la possibilità che qualcuno si chieda il perché del vostro allontanamento da riunioni o corrispondenza telematica?
E' possibile, francamente realizzabile, far sì che si senta più la mancanza del vostro contributo durante tutto l'anno che solo nei momenti in cui serve perché è l'unica alternativa.
E se la "manovalanza" è, non solo necessaria, ma anche piacevole quando la si fa per uno scopo, diventa anche entusiasmante se a corollario di una gestione partecipata anche del resto.
Che poi sono sicura che tutti lo facciano volentieri, che per permettere a tutti di fruire dei momenti di partecipazione attiva sacrifichino ben volentieri una partita di calcio o un giro in centro, ma sono certa che lo farebbero con molto più entusiasmo se esistesse una forma di riconoscenza galante e cortese, e non ipocrita.
Io credo che questo tipo di partito si possa far emergere e per questo motivo (anche per questo) sostengo l'idea di Civati.
Ma non ci sarà Pippo in ogni circolo a spiegarci come fare, dovremo farlo noi. Chi crede a questo rinnovamento si deve mettere in moto ne suoi territori, riavviare la macchina che sembra essersi inceppata, e farlo assieme costa meno fatica.
Dobbiamo batterci affinché ogni contributo venga rispettato e non si crei quel gap, che da molte parti non riesce ad essere colmato, tra le idee di chi ha lauree, master ed esperienza lavorativa infinita e chi invece è disoccupato, operaio, meccanico o falegname. Perché forse il disoccupato ha anche una percezione più realistica di quelle che sono le problematiche cui dobbiamo trovare, se non delle soluzioni, quantomeno delle risposte.
E sono sicura che ci siano """"cuperliani""" o """renziani""" altrettanto concordi in questo.
Così non funziona proprio.
Magari in un altro modo funzionerà peggio, anche se non ne sono certo convinta, ma un tentativo a questo punto è doveroso.
Lo dobbiamo a noi stessi.

chiara

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